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Nuovo blocco rivalutazione pensioni 2019-2021. Come ricorrere con Rimborso Pensioni – Rimborso Pensioni

Cari pensionati,

È successo di nuovo: è stata bloccata la rivalutazione delle pensioni per il triennio 2019/2021. Sono le disposizioni della Legge di Bilancio 2019 che corrispondono all’Art. 1, comma 260 della Manovra Finanziaria sanziona per il triennio 2019-2021 la rivalutazione automatica delle indennità pensionistiche oltre il triplo del trattamento minimo INPS e di seguito riferito all’importo complessivo dei trattamenti medesimi:

Okuma: Blocco rivalutazione pensioni come chiedere il rimborso

  • per pensioni fino a tre volte l’importo minimo, l’adeguamento è effettuato integralmente (100%);
  • per le pensioni di importo superiore e fino a quattro volte la rata minima, viene riconosciuto il 97% dell’adeguamento;
  • per chi ha un importo maggiore e fino a cinque volte l’importo minimo, l’adeguamento è del 77%;
  • Adeguamento decrescente al 52% per le prestazioni pensionistiche tra cinque e sei volte il minimo;
  • al 47% per trattamenti superiori 6 volte e fino a 8 volte il trattamento minimo INPS;
  • 45% per trattamenti di rendita tra 8 e 9 volte il minimo
  • 40% per quelli con importo superiore a 9 volte il minimo.

Cosa significa?

I pensionati All Inps/ex Inpdap che percepiscono una integrazione pensionistica mensile superiore a 1522 euro lordi (circa) ridurranno nuovamente il loro potere d’acquisto : Il costo della aumento della vita, le pensioni rimangono stabili. In sintesi: il pensionato diventa sempre più povero. Potrebbe non sembrare una novità per alcuni pensionati, ma è sempre sconvolgente pensare che il blocco della rivalutazione abbia ormai raggiunto la soglia dei 10 anni di servizio ! Cambiano i governi, le promesse elettorali e persino i giudici del Consiglio, ma non cambiano le misure urgenti come il blocco perequativo o il taglio delle pensioni, passando da misure temporanee a misure strutturali. Ricordiamo inoltre l'”effetto trascinamento”, termine che molti di voi conoscono già, il blocco della rivalutazione non riguarda solo le pensioni dove effettivamente ha effetto il blocco, ma attinge stessa in tutti gli anni successivi in ​​modo strutturale.

E adesso?

Molti di voi ci hanno chiesto protezione. Cosa possiamo fare? L’obiezione è possibile. La “guerra” per la rivalutazione delle pensioni è iniziata nel 2015, tante sono state le lotte con esiti contraddittori, da ultimo la sentenza della Corte Costituzionale n. 250 del 12/01/2017, che ha escluso la legittimità dell’art. 65/2015 cd “Bonus-Poletti”, che dichiara infondate le questioni sollevate da oltre 15 Regolamenti 65/2015 (con il cd Poletti-Bonus) sostanzialmente gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 , che a sua volta ha ritenuto illegittima la sospensione della rivalutazione dei trattamenti pensionistici per gli anni 2012 e 2013 da parte del governo Monti-Fornero.

Come richiesto da molti di voi, essere al vostro fianco contro questo nuovo supruso . È possibile contestare e chiedere l’intero importo della rivalutazione per gli anni dal 1 gennaio 2019 al 1 gennaio 2021 e fino alla data di effettivo rimborso e ogni altra conseguenza di legge. Di certo non sarà facile, la questione dovrà essere chiarita ancora dalla Corte Costituzionale, che questa volta si spera prenda atto che il provvedimento ormai decennale è strutturale e non può più essere definito provvisorio. Come già sapete, se avete partecipato al ricorso precedente, la procedura prevede che il ricorso sia presentato al Tribunale del lavoro per i pensionati del settore privato e alla Corte dei conti per i pensionati del settore pubblico.

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Perché le vie interne alla Corte Costituzionale e non direttamente alla Corte EDU?

Perché a chi è impegnato a presentare ricorsi a migliaia di cittadini deve essere chiaro il primo indispensabile Un prerequisito per dare il appello presentato a Strasburgo una chance: la sperimentazione delle procedure giuridiche interne dell’ordinamento italiano! Nel nostro ordinamento, in cui si contesta la conformità costituzionale di una norma, l’unico rimedio giurisdizionale resta la determinazione incidentale della legittimità costituzionale, che, come è noto, può essere raggiunta solo avviando un procedimento dinanzi a un “semplice” giudice (tribunale del lavoro o corte dei conti in materia previdenziale), l’unico grado giurisdizionale – salvo i conflitti tra Stati e paesi – a cui la questione può adire se si accerta l’illegittimità della legge o la legittimità del giudizio della Corte.Infatti, l’accesso diretto dei cittadini alla giurisprudenza della Corte Costituzionale non è previsto nell’ordinamento italiano, ma è solo mediato attraverso la scelta filtro del giudice ordinario. Solo dopo che la Corte Costituzionale avrà espresso il proprio parere si potrà adire la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Quanto costa iscriversi?

€ 100,00 più IVA 22% e massimale (fondo previdenziale avvocati pari al 4%) e quindi complessivi € 126,88 (centoventisei, 88) da corrisposto essenzialmente a rimborso spese per investigazioni pratiche Avv. Pietro Frisani; a Gestione Crediti Pubblici s.r.l., solo in caso di esito positivo ed effettiva riscossione degli importi, un corrispettivo del 10% (dieci per cento) oltre IVA sull’importo riconosciuto a rimborso per la rivalutazione degli anni di cura della rendita dal 2019 in poi l’esito dei giudizi da eseguire;

Come mi registro o visualizzo i moduli richiesti?

Molto semplice! CLICCA QUI Questo non significa che sei obbligato ad aderire, ma puoi visualizzare e scaricare i documenti necessari per ottemperare al ricorso, leggerli e decidere a tuo piacimento se partecipare o meno alla lotta per il diritto alla tua rivalutazione!

Perché rimborsopensioni.it?

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Siamo in prima linea dal 2015, usando la legge a difesa del tuo diritto alla rivalutazione della pensione, che è stato ignorato per 10 anni! Come lo facciamo Unendo la professionalità di un team altamente specializzato di avvocati (Studio Legale Frisani) con Gestone Crediti Pubblici, una struttura operativa in grado di gestire un gran numero di reclami collettivi e numerosi servizi tra cui:

– un sito web, dove è possibile rimanere sempre aggiornati, grazie al costante inserimento di notizie sulla rivalutazione delle pensioni o notizie sul mondo dei diritti dei pensionati e, se violati, dei diritti dei cittadini;

– una piattaforma sul sito Rimbospensions.it che consente a ciascun richiedente di seguire in tempo reale, in completa autonomia, lo stato dell’opposizione;

– aderire alle iniziative e scaricare la documentazione utile per presentare ricorso;

– video esplicativi ed eventualmente tutorial

– un numero verde per rispondere velocemente alle domande dei membri dell’iniziativa;

– incontri organizzati in tutta Italia con persone che vogliono saperne di più sulla rivalutazione delle pensioni;

– una pagina facebook dove puoi guardare spettacoli dal vivo settimanali di mezz’ora in cui i dipendenti stanno facendo rimborsi legali .it risponde alle domande poste dal vivo.

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Siamo pronti, vero? Clicca qui per saperne di più!

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