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Relazione scientifica: come si fa | Studenti.it

Introduzione

Come scrivere un rapporto scientifico
Come scrivere un rapporto scientifico – fonte: getty-images

La scienza è un campo che ci permette di scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo sul mondo in cui viviamo. Grazie alla ricerca e alla sperimentazione, abbiamo l’opportunità di capire quali sono i diversi meccanismi che regolano la vita quotidiana.

Per riportare i risultati dei vari studi è necessario scrivere un testo. Deve dettagliare tutte le fasi della ricerca svolta, complete di dati sensibili e considerazioni conclusive. In breve, scrivere una relazione scientifica comporta la creazione di una struttura ben organizzata per i professionisti.

Okuma: Come si fa una relazione scientifica

I lettori di questo articolo vanno da scienziati che lavorano nel campo a persone al di fuori del campo di interesse.

Anche prima che l’opera venga realizzata, è necessario lavorare con la massima precisione in laboratorio o in qualsiasi altro contesto di ricerca. Tutti i dati devono essere raccolti con criteri e inclusi nella relazione in modo da facilitare la comprensione da parte del lettore.

In questo tutorial vedremo quindi come scrivere una relazione scientifica senza dimenticare dettagli importanti.

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Organizzare la struttura del paper

Un buon modo per scrivere una relazione accademica è organizzare la struttura dell’intero paper usando criteri . Naturalmente, è necessario prima raccogliere tutti i dati rilevanti. Inoltre, sarà necessario prendere appunti durante la ricerca o l’indagine, per poi sviluppare i concetti chiave uno per uno.

Successivamente, con informazioni e resoconti degli esperimenti in mano, possiamo procedere all’organizzazione della struttura. Il modo migliore per scrivere un buon rapporto scientifico è farlo sembrare un articolo. È quindi preferibile suddividere l’opera in sezioni quali titolo, autore/i e introduzione.

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Dopo una breve introduzione allo studio condotto, procediamo a presentare la ricerca in tutti i suoi punti. Si aggiungono ulteriori considerazioni e discussioni e alla fine si traggono conclusioni sull’intero lavoro. Una volta organizzata la struttura del report, puoi finalmente iniziare a scrivere.

Scrivere il titolo e l’introduzione

Quando inizi a scrivere una relazione scientifica, la prima cosa da considerare è il titolo. Deve essere ragionevolmente conciso e allo stesso tempo chiarirci di cosa tratta la relazione. Dopo aver determinato quale titolo assegnare all’opera, si passa alla parte introduttiva. Qui è necessario spiegare brevemente i concetti contenuti nel sondaggio. In pratica si parte da un discorso generale, che poi approfondisce l’oggetto dell’indagine da esaminare.

Per esperimenti che richiedono l’utilizzo di materiali e requisiti specifici, è consigliabile aggiungere alcune pagine esplicative. Questi contengono una descrizione dettagliata degli elementi utilizzati per l’indagine. Viene quindi aggiunto un riferimento alla metodologia utilizzata per condurre quella specifica ricerca. In questo modo avremo un’idea più chiara delle modalità che hanno portato ad ottenere i risultati inerenti all’indagine epistemologica.

Rapporti sui risultati della ricerca

Veniamo ora al corpus centrale del rapporto scientifico da produrre. Qui sarà necessario esporre tutti i lavori con la massima precisione. Vengono quindi illustrate le varie fasi dell’indagine, gli strumenti utilizzati ei risultati raggiunti.

In questo contesto, ha senso aggiungere alcuni riferimenti grafici come tabelle, istogrammi, tabelle riassuntive o figure.

Illustrazioni e statistiche facilitano la lettura. Inoltre, spiegano chiaramente al lettore le parti della relazione che sembrano le più difficili e scoraggianti.

Una buona relazione scientifica non è da considerarsi tale se è composta interamente da testo. Non si tratta di aggiungere una grafica ad ogni pagina, ma di integrare spiegazioni testuali con riassunti e resoconti sotto forma di immagini.

Scrivere una relazione scientifica significa annotare tutto ciò che si fa in laboratorio. Fondamentalmente racconta il processo come se fosse un episodio di uno spettacolo.

Le conclusioni

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La sezione finale è di gran lunga la più impegnativa. Una volta terminata la presentazione del corpo della relazione, dovremo occuparci delle Conclusioni. In questa sezione eseguiremo una sorta di riepilogo a cui aggiungeremo alcune considerazioni finali sull’intero processo di ricerca.

Questa parte della relazione scientifica rappresenta l’abstract di tutti i lavori, ovviamente non riassume in modo esaustivo l’intero processo spiegato nel paper. Ma raccoglie i punti principali e li riunisce tutti per sviluppare una teoria.

In questa sezione è necessario integrare i risultati ottenuti nello studio personale con i risultati già accettati dalla comunità scientifica. Inoltre, è importante discutere le critiche emerse nel corso dello studio. Le conclusioni servono essenzialmente a legarsi concettualmente a quanto detto nella parte centrale dell’opera.

Citare le Fonti

Sembra ovvio e banale, ma l’ultimo passo per scrivere un buon rapporto accademico è quello inerente a Citare le Fonti. La sezione dedicata ai riferimenti fa di una pubblicazione una pubblicazione. Certamente il lavoro si basa su considerazioni e teorie di altri studiosi.

Un report si basa sempre su esperimenti e ricerche precedenti, quindi è giusto citare tutte le fonti e i risultati raccolti.

Riferimenti devono essere inclusi alla fine del rapporto e non devono superare le tre pagine. Perché una relazione può prendere spunto da altri testi, ma senza citarli per intero. Altrimenti è un’opera copiata e non proprio la migliore per svelare le tue teorie.

Le citazioni possono essere inserite anche sotto forma di note a piè di pagina all’interno del corpus. In pratica, dobbiamo pensare a una relazione scientifica come un po’ come una dissertazione o un paper destinato alla pubblicazione. Quindi non dobbiamo trascurare nessun elemento.

Consigli

Non dimenticare mai:

  • di scrivere le diverse sezioni, partendo dai materiali utilizzati e dai metodi applicati ;
  • Evita di copiare interi passaggi da altri font. Meglio piuttosto rivedere alcune informazioni a modo tuo, citando le varie fonti consultate.

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