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Come leggere la centrale rischi – CentraleRischiPro

Se stai leggendo questo articolo, molto probabilmente hai già ricevuto il PDF dalla Banca d’Italia e vuoi capire meglio come leggere l’Ufficio Centrale Rischi.

Se non lo hai inviato e vuoi sapere come fare, ti consiglio di leggere prima come chiedere alla Banca Centrale d’Italia.

Okuma: Come leggere centrale rischi banca d italia

In questo articolo vi accompagnerò nel labirinto delle segnalazioni della Banca Centrale d’Italia, con l’intento di darvi un primo, basilare approccio alla sua interpretazione.

Per quanto possibile, mi attengo a un approccio semplice per consentire sia al professionista che all’azienda che si avvicina di comprendere questo argomento per la prima volta.

Come discusso in un precedente articolo (che cos’è il centro rischi della Banca d’Italia), il centro rischi è un archivio di informazioni finanziarie relative ai debiti dei clienti verso intermediari finanziari (non solo banche ma anche società di leasing, società di factoring, società di cartolarizzazione, società fiduciarie, ecc…).

Per semplificare l’intero articolo, vorrei sottolineare che d’ora in poi quando parlo di banche, mi riferisco anche ad altri intermediari finanziari

Come prevede il regolamento del Banca d’Italia, i dati sono aggregati dalle banche secondo uno specifico schema di raccolta che prevede la suddivisione di tutte le informazioni in 4 diverse sezioni.

quinta sezione “informazioni”, che fornisce informazioni più dettagliate (ma non per questo meno importanti).

All’interno delle varie sezioni, le singole informazioni vengono poi suddivise in “categorie di censimento”.

Esaminiamo in dettaglio le diverse sezioni:

1. La sezione Anticipi di cassa

Questa è sicuramente la sezione principale: contiene molte informazioni sull’indebitamento della clientela verso le banche.

Tutte le informazioni su Castelletti sbf, anticipi su fatture italiane o export, mutui, leasing, prestiti, scoperti di conto, rate non pagate, scoperti di conto… le trovi tutte in questa sezione.

Se vuoi davvero capire come leggere l’unità di controllo dei rischi, devi prestare molta attenzione a questa sezione.

Questa sezione è a sua volta suddivisa in 5 categorie importanti:

Rischi di autoliquidazione

Questa categoria di rischio include le operazioni che si “autoliquidano” (cioè si autoestingono) attraverso la riscossione di debiti di terzi partiti. L’interessato può liquidare i crediti nei confronti dei propri clienti e ha così la possibilità di ottenere l’immediata disponibilità di crediti non ancora scaduti. In questo caso sono coinvolti tre soggetti: la banca che concede l’anticipo, l’interessato e un terzo che è suo debitore.

Rientrano in questa categoria, tra le altre:

  • Prefinanziamento mutui
  • Anticipo incasso (s.b.f.)
  • Anticipo su Fatture italiane ed estere
  • Anticipi per operazioni di factoring
  • Anticipi stipendio o rendite.

Rischi a scadenza

Nella categoria “Rischi a scadenza” troviamo operazioni di finanziamento che hanno già una durata contrattualmente fissata e come contrarie ai rischi autoliquidanti non hanno a priori una fonte fissa di rimborso. Elencherò alcune delle operazioni che rientrano in questa categoria:

  • Prestiti personali
  • Mutui ipotecari
  • Operazioni di leasing
  • Anticipi su crediti futuri in relazione a operazioni di factoring
  • Anticipi a favore dell’oro sotto forma di prestito di utilità
  • Apertura di credito in conto corrente quando la banca ha solo diritto di recesso per giusta causa” prima della scadenza del contratto.

Rischi di revoca

Comprende anche l’apertura di crediti in conto corrente che vengono concessi per “elasticità di cassa”, per i quali la banca si riserva un diritto di recesso anche senza giustificato motivo.

Giusto per comodità, nella categoria “Rischi di recesso” troviamo il classico credito quadro da c/c, ma solo se non ha una data di scadenza precisa .

Rientrano in questa categoria anche i crediti insoluti e non pagati della categoria o rischi di autoliquidazione (meglio noti come “non pagati”).

Prestiti in stato di fallimento e altri prestiti speciali

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I prestiti concessi dalle banche a società fallite sono segnalati in questa categoria come deteriorati, supportati da una specifica motivazione preventiva. Lo scopo delle informazioni riportate in questa categoria, fornite alla società in crisi, è quello di distinguerla dalle altre linee di credito istruttorie, che troveremo invece tra le sofferenze.

Se i termini usati per descrivere questa categoria ti sembrano eccessivamente complicati, quasi sicuramente non si applicano a te.

Sofferenza

Riguarda i prestiti bancari a soggetti falliti o in condizioni simili. In questa voce sono raggruppati i prestiti per cassa” ad eccezione della categoria “Prestiti fallimentari e altri prestiti speciali”.

Il trasferimento della posta in sofferenza necessita di un preventivo esame da parte della banca della complessiva situazione finanziaria del cliente e può non derivare automaticamente da:

  • uno o più ritardi di pagamento
  • contestazione del debitore al credito

2. La sezione “Crediti di firma”

La sezione Endorsement Credits evidenzia le operazioni effettuate tramite la banca che rilascia una fideiussione o altra garanzia a fronte di obbligazioni assunte dai clienti verso terzi.

Si dividono in due categorie:

Garanzie in relazione a transazioni commerciali

Le garanzie classiche appartengono a questo tipo di transazioni, ad esempio , a cui la banca viene emessa Ordine da un’azienda cliente di garantire l’affitto del capannone per alcuni mesi.

Garanzia relativa ad operazioni finanziarie

Questo tipo di garanzia comprende ad esempio la garanzia prestata da una banca quando viene effettuato un altro pagamento per conto di una società cliente a favore di una società di leasing dello stesso gruppo.

3. La sezione “Garanzie ricevute”

In questa categoria sono ricomprese tutte le informazioni sulle garanzie reali (pegno, privilegio, ipoteca) e personali che la banca riceve dal soggetto segnalato (garante) a favore di un terzo (garantito), cui la banca stessa ha concesso un finanziamento.

Tra le operazioni riportate in questa categoria si possono considerare:

  • le garanzie personali rilasciate dai soci
  • le garanzie per finanziamenti rilasciate dai Consorziati Soci
  • Garanzie rilasciate da Confidi
  • Garanzie rilasciate dal Fondo di Garanzia (gestito da Credito Medio centrale – MCC)
  • rilasciate dai partner a favore delle società e da uno o Collateral rilasciato a più cointestatari a favore del conto cointestato.

4 . La sezione dei derivati ​​finanziari

Questa categoria include i contratti derivati ​​negoziati over-the-counter (OTC – al di fuori dei mercati regolamentati).

Derivati ​​non regolamentati che hanno un valore proprio ma derivano dal valore di altri strumenti finanziari o attività reali a cui si riferiscono: il loro valore è quindi derivato dal valore dello strumento finanziario o del sottostante previsto circa lo sviluppo futuro di un determinato asset sottostante: tassi di interesse, tassi di cambio tra valute diverse, prezzi delle materie prime o delle commodities, ecc.

I derivati ​​possono avere una funzione di copertura contro un potenziale rischio o una mera “speculazione” funzione”.

Per i derivati ​​in centro rischi viene valorizzato solo il “valore intrinseco” a favore della banca (il credito che la banca ha nei confronti dell’interessato in caso di cessazione dell’operazione alla data di bilancio ai fini dell’indagine). Non viene indicato il valore intrinseco a favore dei Clienti, in quanto non si tratta di un debito del cliente, ma di un prestito che l’azienda ha a fronte del divieto k ha.

Il tipo di derivato (swap, frasi, opzioni, altri contratti derivati).

(1) La sezione informativa

Eccoci all’ultima sezione, quella informativa.

Questa sezione contiene 8 categorie, ma molto probabilmente solo alcune categorie contengono dati che ti interessano.

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Tuttavia, come vi avevo annunciato ad inizio articolo, vi consiglio di non sottovalutare questa sezione: qui troverete dati importanti per l’analisi del rischio chiave.

Operazioni effettuate per conto terzi

Nella categoria “Operazioni per conto terzi” sono riportati i finanziamenti erogati dalla banca ma atti al pubblico fondi.

In questo caso, l’intermediario fornisce un servizio per il quale una commissione riconosciuta o una commissione forfettaria per attività connesse all’istruttoria, gestione e indagine per conto dell’ente pubblico interessato.

Prestiti in contanti: Offerte in pool – Società capofila

Prestiti in contanti: Offerte in pool – Totale

Prestiti in contanti: Offerte in pool – Altro Entità partecipante

Come avrai notato, ho raggruppato tre diverse categorie in quanto sono tutte legate alle “operazioni in pool”.

Queste categorie mostrano le informazioni sui prestiti sindacati che sono già state riportate in Prestiti in contanti.

Le operazioni collettive riguardano ingenti prestiti (solitamente sempre superiori a 5/milioni di euro), che vengono erogati da più banche a un tasso concordato.

Le prime due categorie si riferiscono alle “operazioni in pool” che interessano la banca capofila, mentre l’ultima categoria comprende tutte le altre banche coinvolte nell’operazione Debitori

Tali segnalazioni si riferiscono al valore nominale di i Finanziamenti da Lei acquisiti dalla banca segnalante a seguito di operazioni:

  • Factoring, pro soluto e pro soluto
  • Attualizzazione pro soluto e pro soluto
  • Operazioni di rimessa, pro soluto e pro soluto

Le segnalazioni nella categoria “Finanziamenti acquisiti da clienti diversi dagli intermediari – debitori ceduti” sono effettuate per conto del debitore ceduto e riportare anche le informazioni del cedente -Creditori.

Rischi di autoliquidazione – crediti scaduti

In questa categoria sono registrate le informazioni relative ai crediti scaduti (pagati e non pagati), dalla banca all’interno del quadro delle operazioni autoliquidanti (es. factoring, cessione, anticipo sbf, anticipo fattura).

Il messaggio si riferisce al creditore, anche se in realtà è lui la “vittima” del pagamento dovuto.

Fondamentalmente. ..se un cliente non effettua il pagamento, la tua azienda verrà segnalata al dipartimento centrale dei rischi.

Questo è un ottimo incentivo per monitorare attentamente questi dati e, se necessario, selezionare attentamente i tuoi clienti.

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Sofferenze – crediti che si sono trasformati in perdite

Sofferenze che la banca ritiene inesigibili o che ha deciso con apposita delibera di non ritenerle idonee per effettuare operazioni di recupero crediti.

Prestiti subappaltati

I rapporti sui “prestiti subappaltati” riguardano molto frequentemente le operazioni di cartolarizzazione negli ultimi anni.

Una specifica informativa relativa alla cartolarizzazione

Le informazioni importanti come transazione oggetto della cartolarizzazione non saranno più segnalate dall’intermediario cedente ma dal veicolo di cartolarizzazione da questo mese.

Siamo giunti alla fine, ora puoi davvero iniziare a leggere il rischio principale della tua attività o dei tuoi clienti (se sei un professionista).

Se questo articolo ti ha aiutato devi capire come farlo Leggi il rischio chiave, seguimi nei prossimi articoli!

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