Come

Parco delle Cave – Comune di Milano

Municipio 7 Ingresso: via Forze Armate, Fratelli Zoia Orari di apertura: accesso libero Come arrivare: bus 72 | 64 | 18 | 63 | 67 Superficie: 1.350.000 mq Anno di costruzione: anni ’90 Progettisti: Gianluigi Reggio e Oge Lodola, Centro Forestale Urbano Italia Nostra con Carlo Masera, Marco Castiglioni, Alessandro Ferrari e Studio Platypus

Cosa fare nel parco

Okuma: Parco delle cave milano come arrivare

  • 2 parchi giochi
  • passeggiare
  • fermarsi e rilassarsi
  • correre e pedalare sui numerosi sentieri
  • Corsi di giardinaggio e orticoltura
  • orti comunali
  • campi da basket e da calcio
  • percorsi equestri
  • pesca, con mappa
  • 4 campi da bocce
  • Corsi di giardinaggio e orticoltura
  • Gare di tiro con l’arco e pesca
  • 3 aree per cani

Per maggiori informazioni consulta la sezione attività ed eventi

Il parco in breve

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Con oltre un milione di metri quadrati di verde, con i suoi 4 laghi di piscine artificiali, uno Stagno, prati su un totale di 24 ettari i acqua, il Parco delle Cave è il terzo parco più grande e unico nel sistema verde e idrico di Milano. Puoi fare passeggiate per avvistare le lucciole, andare a cavallo, imparare il tiro con l’arco, occuparti della foresta o dei fiori di campo, o semplicemente rilassarti vicino all’acqua.

Destinazione popolare tra gli intenditori, si trova a ovest della città e ne fa parte del Parco Agricolo Meridionale, insieme al limitrofo Bosco cittadino e al Parco Aniasi di Trenno. Dispone di ampie aree erbose, sentieri per escursionismo, corsa, mountain bike ed equitazione, nonché aree boschive e lacustri adatte all’avvistamento e alla pesca.

All’interno si trovano due casali: il famoso casale Linterno e il casale Caldera, tuttora in uso e che fa marcire i campi irrigando una sorgente. Va ricordato che la Cascina Linterno, antica masseria situata sulla cosiddetta Via Longa, probabilmente un ramo della Via Francigena, fu identificata come una delle residenze del Petrarca durante i suoi soggiorni a Milano.

L’abbondanza di acqua la rende interessante per la flora, con salici, pioppi, ontani neri, e per la fauna, con numerosi uccelli acquatici come aironi, martin pescatore, cormorani, gabbiani, folaghe, gallinelle d’acqua che popolano esso insieme ad anfibi e rettili. Scoiattoli, volpi, gufi e gufi si possono vedere anche sotto i cespugli o sulle querce. Una pista ciclabile attraverso il cosiddetto Ponte Blu la collega al Bosco cittadino e al Parco degli Aniasi, consentendo lunghi percorsi ciclopedonali immersi nel verde tra prati, boschi, radure e acqua.

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La preistoria del Parco delle Cave risale agli anni ’20, quando in questa zona agricola furono aperte 5 cave, Cabassi, Casati, Ongari, Cerruti e Aurora, per estrarre ghiaia e sabbia. Trascurata negli anni ’60, si è progressivamente trasformata in discarica abusiva.

L’inizio della rinascita risale al 1980, quando si decise di dare attuazione al piano normativo approvato nel 1976, che prevedeva la chiusura dell’area parco. Voluto dal Comune di Milano, sostenuto dalle agguerrite associazioni di quella che allora era Zona 18, prende forma l’idea del Parco delle Cave.

La trasformazione è stata resa possibile dall’acquisizione di una superficie di 135 ettari rispetto ai 40 originari e dal trasferimento della gestione a Italia Nostra, che Bosco già gestiva con successo in Città. Il metodo Italia Nostra prevedeva il coinvolgimento di cittadini, scuole e volontari nella realizzazione e manutenzione del parco, nonché un piano di lavori urgenti per restituire alla fruizione pubblica le parti via via portate a termine senza attendere il completamento definitivo dei lavori. .

La sicurezza del parco è garantita dalla videosorveglianza della polizia locale, dai pilastri SOS installati e dal regolare passaggio dei GEV, delle guardie ecologiche volontarie e dei ranger italiani.

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