Come

Traduzione dall&039italiano al latino: come fare – Studentville

TRADUZIONE IN LATINO: COME FARLO. La traduzione in latino , ovvero la traduzione dall’italiano al latino, è spesso sottovalutata e messa da parte a scuola. Molti sostengono che sia inutile, poiché la conoscenza del latino serve a tradurre i classici dal latino all’italiano in modo che tutti possano capirli e leggerli. Tuttavia, la traduzione in latino ha senso, almeno al liceo, in quanto aiuta a memorizzare meglio le regole della grammatica latina attraverso l’applicazione diretta. Vediamo quindi come farlo e quali regole devi seguire per quanto riguarda l’ordine delle parole nella frase latina.

Non perderti: come tradurre perfettamente una versione latina

Okuma: Come tradurre dall italiano al latino

TRADUZIONE DALL’ITALIANO AL LATINO: COME IMPARARE LA GRAMMATICA

Fare una buona traduzione in latino e quindi per tradurre una frase dall’italiano al latino, è necessario conoscere bene le regole grammaticali che impareremo ad applicare alla costruzione della frase: questo primo passaggio ci permetterà di comprendere i casi di sostantivi, tempi verbali, consecutio temporum , ecc. da non confondere.

1. Traduzione latina: analisi grammaticale e logica

La traduzione latina richiede innanzitutto l’analisi grammaticale e logica di la frase si applica all’espressione latina per identificare le regole da osservare. Cominciamo con una semplice frase:

I romani combatterono coraggiosamente con i loro alleati contro i persiani.

Analisi grammaticale:

I: articolo determinativo, maschile plurale

Romano: sostantivo, maschile plurale

battattvano: voce del verbo combattere, Indicativo, imperfetto, terza persona plurale

coraggioso: avverbio di maniera

versus: preposizione errata

i: articolo determinativo, maschile plurale

Persiano: sostantivo, maschile plurale

con: preposizione semplice

gli: articolo determinativo, maschile plurale

Alleati: nome comune di persona, maschile plurale

Analisi logica:

Ayrıca bakınız: Cosa mettere in valigia? Lista indispensabili ⭐️

I romani: soggetto

combattevano: predicato verbale

coraggioso: avverbio

contro i persiani: complemento di svantaggio

con alleati: complemento di compagnia

2. Traduzione latina preliminare

Ora che si abbiamo le funzioni grammaticali e logiche di ogni elemento della frase, possiamo fare una traduzione preliminare tralasciando per il momento l’ordine latino delle parole:

Cerchiamo il significato di ogni termine nel dizionario e poi traduciamo:

• I romani = abbiamo trovato la declinazione ” Romano” II. Poiché è soggetto, dobbiamo farne il nominativo. Sappiamo anche che è plurale, quindi traduciamo “Romani.”

• hanno combattuto = abbiamo trovato “pugno, -as, -avi, -atum -are”. Il verbo è nell’imperfetto, 3a persona plurale, quindi traduciamo “combattente”.

• coraggioso: avverbio, da cui “faticoso”

• contro i persiani: si traduce come “contro-accusativo”. Ricorda che “persiano” è plurale, quindi traduciamo ” contra persas”

• con alleati: la forma complementare si redime in latino con “cum ablative”. “Alleati” è plurale, quindi abbiamo “cum sociis”.

3. Ordine delle parole nella frase latina

La traduzione che ne è uscita è certamente corretta, ma per renderla perfetta è necessario rispettare l’ordine delle parole, che generalmente segue il latino. Una cosa bisogna fare però per chiarire: non sono regole rigide, quindi troveremo autori che, stilisticamente o meno, adottano un ordine diverso da quello che potremmo aspettarci Se guardiamo diversi testi latini possiamo vedere che:

• il soggetto è spesso all’inizio della frase

• il verbo è solitamente alla fine della frase frase

• il complemento oggetto viene dopo il soggetto e immediatamente prima del verbo

Ayrıca bakınız: Come si apre un tavolo allungabile? – itamoby

• il complemento di specificazione viene prima del sostantivo a cui si riferisce

• se il sostantivo che se il genitivo di è accompagnato da un aggettivo o una preposizione, il genitivo sta tra aggettivo e sostantivo o tra preposizione e sostantivo

• il dativo precede l’accusativo

• l’aggettivo quando c’è una proprietà soggettiva esprime, è posto prima del sostantivo, se esprime una qualità oggettiva, è posto dopo

• l’aggettivo possessivo è posto dopo il sostantivo a cui si riferisce

• nella predicato del sostantivo, la parte del sostantivo precede il verbo “sum”

• la negazione viene prima del verbo

• il riflessivo “se” è separato dal predicato da un complemento indiretto

• l’avverbio precede la parola a cui ti riferisci fa male

• l’apposizione segue il nome, au f a cui si riferisce, ma nei nomi geografici e in “rex” e “imperator” (che significa imperatore) l’apposizione precede il nome.

Detto questo, torniamo alla nostra frase tradotta:

♦ Romani pugnabant strenue contra Persas cum sociis.

Secondo quanto detto, formeremo la frase come segue:

♦ Romani (soggetto, all’inizio) cum sociis contra persas (complementi indiretti, posizione indifferente) strenue (avverbio, il si riferisce al verbo, quindi prima) combattivo (verbo alla fine).

Quanto ai subordinati, le regole sono sempre le stesse, basta mantenere l’ordine delle parole sia all’interno della proposizione principale che all’interno dei subordinati:

♦ I romani mandavano i figli a La Grecia per imparare la filosofia.

♦ Roman (soggetto, primo) in Greciam (complemento indiretto, posizione indifferente) filios (complemento oggetto, prima del verbo) mittebant (verbo finale) ut (congiunzione che introduce l’ultima frase) philosophiam (complemento oggetto ) discreto (verbo alla fine).

Ayrıca bakınız: Come imparare a guidare un drone per riprese aeree

.

Related Articles

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Back to top button