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Magia popolare: le legature con il sangue mestruale – Fondazione Terra D&039Otranto

Magia popolare: attacchi con le mestruazioni Sangue - Fondazione Terra D'Otranto

Okuma: Rito del sangue mestruale come si fa

di Gianfranco Mele

Okuma: Rito del sangue mestruale come si fa

Uno dei legami più comuni usati nelle pratiche magiche locali legate alla cultura contadina è l’uso del sangue mestruale. Per legare un uomo, la donna deve offrirgli (direttamente o sotto la guida della “masciàra”) una bevanda contenente il proprio liquido mestruale.[1] Fino a tempi recenti è sopravvissuta l’usanza locale, temuta dagli uomini, di versare qualche goccia di sangue mestruale nel caffè offerto alla “vittima” (più vecchio si versava nel vino, infusi, liquori, focacce e quant’altro). cibo o bevanda in cui potrebbe essere nascosto). L’orrore di essere “pigri” con il sangue mestruale alimenta da secoli negli uomini paura, sospetto e psicosi.

Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 ho conosciuto Antonio, un mio coetaneo che viveva con la madre anziana e vedova. L’ho incontrato all’epoca della sua grave crisi nervosa e depressiva. Antonio aveva da poco concluso una relazione con una ragazza che lo aveva toccato profondamente, non solo e non tanto per la disperazione della perdita ma per le implicazioni di quella relazione. Era convinto che non avrebbe potuto staccarsi completamente da questa persona a causa del “bolletto” che aveva subito. La vecchia madre stessa lo aveva convinto di questo. La sua casa, come tante case della Sava degli anni ’70, era ossessivamente intrisa di immagini e simboli religiosi e “profani”: il classico “Cuore di Gesù” con una candela sempre accesa, dipinti, statue e immagini di santi e Madonne , e infiniti simboli come ferri di cavallo, croissant, gobbi e amuleti di ogni tipo.

La madre era una donna ardentemente religiosa, ma profondamente immersa in conoscenze e credenze di natura magica. In questa atmosfera, Antonio si trovava convinto che l’ex -Fidanzata, quando è andata a trovarla a casa, ha versato sangue mestruale nel caffè offertogli. Questo è l’unico modo in cui lui e sua madre hanno spiegato il grave disturbo psicologico, fisico ed emotivo di cui è caduto vittima. Come è nata questa credenza popolare? Torniamo un po’ indietro nel tempo.

Fin dall’antichità, il sangue mestruale ha avuto un forte valore magico, identificato dai popoli antichi come il potente simbolo della creazione.[2] Nel mito di Demetra la dea, preceduta da formule sacre e segrete, compie un antico rito (prerogativa anche delle sue sacerdotesse) di spargere sulla terra sangue mestruale misto a saliva per aprire le viscere dell’Ade (in cerca di sua figlia Persefone). Questo rito veniva usato dalle stesse sacerdotesse per invocare Demetra.[3]

Streghe, guaritori ed erbari hanno sempre attribuito un forte valore magico al sangue mestruale, e questo elemento è anche fortemente associato alle divinità femminili primordiali e alla luna anche come simbolo di ciclicità e fertilità.[4] Anticamente il tempo veniva calcolato utilizzando le fasi lunari e il ciclo mestruale della donna.

Aristotele e Plinio ci parlano del “potere” del sangue mestruale.

Per Aristotele, una donna con le mestruazioni ha il Potere di offuscare gli specchi con lo sguardo:

Da questi “specchi” è evidente allo stesso tempo che la vista, poiché soffre di un certo affetto, produce anche esso. Con specchi particolarmente lucidi, quando le donne si guardano allo specchio durante le mestruazioni, sulla superficie dello specchio stesso appare una nuvola di sangue: quando lo specchio è nuovo, non è facile rimuovere la macchia quando è vecchio. , è facile. La causa […] è che la vista non solo soffre di qualche danno dall’aria, ma ne crea anche una e si muove, come fanno le cose lucide del corpo quando ci sono le mestruazioni, poiché sono di natura venosa. Pertanto, quando le mestruazioni si verificano a causa del disturbo e dell’infiammazione del sangue, la differenza negli occhi non ci è chiara, ma lì (la natura dello sperma e delle mestruazioni è in realtà la stessa): l’aria che si muove e l’aria che è sullo specchio e si trova in continuazione, così fa l’affetto che soffre. Questo “crea” l’aspetto dello specchio. Ecco come i vestiti molto puliti si sporcano rapidamente… “[5]

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L’immagine di Plinio delle “forze” del sangue mestruale è ancora più ampia:

Okuma: Rito del sangue mestruale come si fa

«Ma non sarebbe facile trovare qualcosa di più sorprendente del flusso mestruale femminile.All’arrivo di una donna con le mestruazioni, il mosto diventa acido; al suo tocco le piante diventano sterili; muoiono le foglie, bruciano i germogli dei giardini, cadono i frutti degli alberi dove la donna si fermò; al solo sguardo si affievolisce lo splendore degli specchi, le punte delle lame si sbiadiscono, lo splendore dell’avorio si oscura, le api negli alveari muoiono; anche il bronzo e il ferro arrugginiscono subito e il bronzo assume un odore sgradevole”[6]

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Anche qui Plinio parla dell’uso delle mestruazioni come insetticida contro bruchi e insetti vari, [7] il potere del sangue mestruale di levigare la lama del rasoio, ricoprire la pelle di ruggine e vari altri fenomeni legati alla sua forza, inclusa la sua capacità di causare aborti in cavalle e donne in gravidanza. [8] Ma per gli antichi il sangue mestruale ha anche poteri curativi, come la capacità di curare la gotta [9] o la rabbia: in quest’ultimo caso, la guarigione avverrebbe indossando un pezzo di stoffa imbevuto di sangue mestruale e si hanno gli effetti tipici della magia simpatica, poiché lo stesso sangue mestruale è causa di rabbia nei cani che lo assaggiano.[10] Inoltre, secondo Plinio, il sangue mestruale curerebbe anche la terzana e la quartana.[11] Si dice che questi rimedi fossero usati da due ostetriche greche, Laide e Salpe. [12]

Nel 1365 Gabrina degli Albeti fu processata a Reggio Emilia per aver compiuto vari incantesimi e incantesimi, tra cui pozioni d’amore preparate con decotti alle erbe a cui veniva aggiunto sangue mestruale. Questa donna sarà marchiata e le sarà tagliata la lingua. Pochi decenni dopo, Matteuccia Francisci sarà messa al rogo per aver preparato unguenti per streghe a base di sangue mestruale. Conosciuta come La Mangialoca, Benincasa viene processata a Modena nel 1370, e tra i vari incantesimi usa pozioni a base di mestruazioni per legami amorosi. Anche nei secoli successivi la documentazione relativa alle legature con sangue mestruale è ricorrente e numerosa nei processi alle streghe italiani: Anastasia da Cottigliano, detta la Frappona, viene processata a Modena tra il 1517 e il 1519 legature fatte con sangue mestruale. Anche Caterina Medici (da non confondere con l’omonima regina), processata tra il 1616 e il 1617, è accusata di aver messo sangue mestruale nelle vivande che preparava per il senatore Luigi Melzi.

Il XVI Secolo L’esoterista e filosofo Cornelio Agrippa di Nettesheim scrive nel suo trattato De Occulta Philosophia sui veleni e sui loro poteri:

“Ora vi parlerò di alcuni veleni, affinché con il loro esempio la via sia tutte queste riflessioni preparate.Tra questi c’è il sangue delle mestruazioni, capace di far lievitare tutte le nuove produzioni.Così una vite su cui cade rimane infruttuosa per sempre, gli alberi piantati o innestati muoiono e i frutti appassiscono, i germi bruciano nei giardini, specchi, lamette e la purezza dell’avorio appanna, il ferro arrugginisce, il rame produce un veleno mortale che i cani si arrabbiano e danno morsi incurabili, le api muoiono, il panno nero guarisce il lino, le cavalle si allontanano, gli asini non possono produrre per tanti anni, per quanti chicchi d’orzo guastati dall’elettricità hanno mangiato, la cenere delle stoffe su cui era sparso cambia il colore porpora e i fiori appassiscono . Si dice pure che guarisca la quartana impregnando la lana d’un montone nero e ponendola in un braccialetto d’argento. Al di là della quartana, la terzina sfregando le piante dei piedi del sofferente guarisce ed è molto più efficace quando proviene da una donna che non sa di avere le sue regole. Combatte anche l’epilessia e, se diluito in acqua o una pozione, immunizza contro la rabbia nei cani.

Una donna che ha le sue regole e va in giro nuda in un campo ucciderà falene, lumache, cantari e quanti altri insetti dannosi vi nidificano. Bisogna però fare attenzione a non farlo all’alba, altrimenti i raccolti si seccano.

Plinio ci dice molto su questo veleno, che ha maggiore potere quando la Luna è calante o nuovo, e nei primi anni in cui la donna è ancora giovane e vergine. In questo caso, sparpagliato ai margini della casa, ha il potere di rendere nullo qualsiasi incantesimo. Si dice che i fili impregnati di un tessuto non possano bruciare e avere il potere di spegnere un incendio. Si dice anche che possano guarire dal consumo insieme alla radice di peonia e al castoro. Se arrostisci lo stomaco di un cervo, mescoli qualche pezzo di stoffa con esso e lo indossi tutto, non puoi farti male da una freccia.I capelli di una donna mestruata posti nello sterco creano serpenti e la combustione fa sì che i serpenti fuggano con il loro odore perché ha un tale potere velenoso che avvelena anche le bestie velenose. [13]

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Il tema delle legature con sangue mestruale è compreso anche negli atti inquisitoriali del Tribunale del Sant’Uffizio di Oria. Riportiamo qui alcuni brani di un racconto del 1679 (è la Masciàra Grazia Gallero che narra):

“Ho fatto il sangue che incanta le donne e serve che un Uomo vorrebbe essere tutta la stessa donna che deve avere il sangue per stregarla e io ho fatto in modo che io prenda la stessa donna che vuole che l’uomo mi dia tre piaghe di sangue direttamente dai corsi da mettere in un vaso, e circa il sangue dico Teufel vogli buono tre volte, verbigratia, a Pietro e questo sangue nello stesso tempo che dico queste parole, chiamo il diavolo, lo mescolo con il vino che viene dalla stessa donna, fino ad allora lo do da bere chi vuole bene “[14]

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Anche qui si legge nella dichiarazione che Dorotea Rossi fece nel 1747 davanti alla corte di Orietano:

” Ho sentito da Saverio Senatore che una vedova di nome Caterina gli aveva dato il suo sangue nel cibo o nel cibo, bianco l’ha avuto per marito… “[15]

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La pratica delle legature con sangue mestruale è sopravvissuta in tutta Italia fino ad oggi, come testimonia recenti studi etnografici dimostrano [16]

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[1] v. Angela Giallongo, Sangue Immaginario e Mestruale – Cuadernos Kòre. Revista de historia e pensamiento de genero. Vol. 1, No. 4, pp. 59-78, Vöran, 2011. In questo saggio l’autore offre anche interessanti collegamenti tra pratiche magiche che coinvolgono l’uso del sangue mestruale e il “malocchio”. Si veda anche Ernesto De Martino, Sud e Magia, Feltrinelli UE, Milano, 2000, p. 21

[2] Angela Giallongo, op.cit., p.67

[3] Cfr.: http://www.romanoimpero.com/2010/01/il- culto-di-cerere.html

[4] http: / / www.ilcerchiodellaluna.it/central_femm.mestruo.htm

[5] Aristotele, Dei Sogni, 459-460

[6] Plinio, Naturalis Historia, VII 13.64

[7] Plinio, cit., XXVIII 23.77-85

[8] Plinio, cit. , XXVIII 20.70, 22.79

[9] Plinio, cit. XXVIII 22.82

[10] Plinio, cit. XXVIII 22.82

[11] Plinio, cit., XXVIII 22.84

[12] Cfr. Giulia Pedrucci, Sangue mestruale e latte materno: riflessioni e nuove proposte. Tutto sull’allattamento al seno nell’antica Grecia. In: Gesnerus. Giornale svizzero di storia della medicina e della scienza, 70/2 2013, p. 268; Nota (21) a p. 268

[13] Enrico Cornelio Agrippa, Occult Philosophia or Magic, Volume I, Edizioni Mediterranee, Roma, 2004 (tradotto e ristampato dall’originale De Occulta Philosophia, 1533), pp. 67-68

[14] Atti della Curia di Oria, denuncia contro Nicodemo Salinaro, anno 1679, magia e stregoneria in Francavilla Fontana al tempo di monsignor C. Cozzolino, f.31 citato da M.A. Epifani nella pagina “Stregatura”. 104

[15] Atti della Curia di Oria, Deposizione di Dorotea Rossi il 24 luglio 1747 (citato da M.A. Epifani in “Stregatura”, pp. 56-57)

[ 16] Cfr. Alessandro Norsa, In der Hexenhöhle. La magia dell’Italia tra racconti popolari e ricerca etnografica, Liberamente Edizioni, 2014, pp. 118-122

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