Letteratura

Il viaggio come metafora della vita nella letteratura italiana

La ricerca della felicità Un famoso proverbio dice che la cosa più importante non è la meta, ma il viaggio, perché ti plasma: questo è innegabile, come dimostra Ulisse, che invece di tornare a casa subito preferì visitare prima altri luoghi , per vivere nuove esperienze.

Ma è anche vero che ogni viaggio ha una fine. E la fine del viaggio, intesa come vita, secondo la credenza popolare, è la ricerca della felicità, cioè vedere i propri sogni realizzarsi. In questo contesto Saramago afferma che il viaggio è uno dei tanti volti della felicità. Fare un viaggio fisico, ad esempio, che letteralmente significa: l’atto di spostarsi da un luogo all’altro è insito nel desiderio di qualcosa di nuovo che ci soddisfi; Proprio come cerchiamo la felicità nella vita che soddisfi i nostri desideri.

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È bene a questo punto distinguere tra viaggi reali e viaggi non reali

. i> Viaggiare.

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Il viaggio reale limitato Parlando di viaggio reale, la prima cosa che viene in mente è il movimento di una o più persone da una zona all’altra: si tratta di spazi e viaggio fisico temporaneo che può essere fatto da una sola persona (e questo porta alla conoscenza di sé), in coppia (conoscenza reciproca), in gruppo (come una gita scolastica, e questo porta alla conoscenza di più individui e prima principalmente per adattamento in una società), oppure può rappresentare anche una migrazione, e in questo caso si tratta di un viaggio dettato dalla necessità, da svolgersi in un arco di tempo e in un fisico ben definito. Ma c’è anche un altro tipo di viaggio reale che è illimitato: si svolge in un tempo indefinito e si compie da fermo. Questa categoria di viaggio include i sogni ad occhi aperti, quelli in cui immaginiamo una situazione, futura o passata, e le sue possibili implicazioni: situazioni che vanno dall’immaginare la prossima volta che incontreremo il nostro ragazzo/fidanzata, la prossima domanda, il proprio futuro, ecc.

Un altro esempio di viaggio reale illimitato può essere lo studio, dove visitiamo semplicemente epoche diverse seduti su una sedia, o viaggiando su un libro (esempi di esperienze di lettura.

Viaggio irreale Un viaggio irreale il viaggio è un viaggio che non è dettato dalla nostra volontà. L’esempio più chiaro sono i sogni, ma quelli fatti mentre dormiamo: in un sogno ad occhi aperti, infatti, impostiamo noi stessi le dinamiche e diamo libero sfogo alla nostra inventiva. Nei sogni notturni non possiamo partecipano attivamente perché sono dettati dal subconscio: molto spesso sono infatti una proiezione mentale di ciò che noi vorremmo (o non vorremmo) che accada, ma ciò non significa che il sognatore sia in questo autunno gioca un ruolo passivo ruolo e non può decidere come andrà a finire la storia sognare, noi può essere ricollegato differisce dal cosiddetto Itinerario Psiche, che al s viaggio cosciente e guidato attraverso il subconscio, portando così l’ego alla conoscenza di sé e alla coscienza. Un ruolo fondamentale in questa conoscenza è svolto dalla psicoanalisi, il cui fondatore innovativo fu Freud, che utilizzò l’interpretazione dei sogni (notturni) per arrivare alla conoscenza dell’Io dei suoi pazienti.

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Itinerarium mentis Un altro esempio di viaggio non reale è l’Itinerarium mentis in Deum (La via della mente verso Dio), opera che Scrisse nel 1259 di San Bonaventura da Bagnoregio e ricordato da Dante per scrivere la Divina Commedia. Nella sua opera, Bonaventura spiega che il criterio del valore e la misura della verità si acquisiscono dalla fede e non dalla ragione: quindi, il cammino spirituale verso Dio è frutto di un’illuminazione divina che viene dalla “ragione suprema” di Dio stesso .e non ha nulla a che vedere con la razionalità e la scelta del singolo individuo. Questo Itinerario è anche sconfinato nel tempo e nello spazio perché Dio visto come un’entità infinita.

Il Viaggio Virtuale: Internet Navigare in Internet è ormai un’abitudine: Internet permette di comunicare con miliardi di persone di tutte le nazionalità, visitare luoghi lontani ed epoche diverse stando comodamente seduti davanti al monitor. In breve: una buonissima invenzione! Si può dire che navigare in Internet è come viaggiare. Tuttavia, virtualmente.E spesso questo viaggio virtuale crea illusioni e persino indipendenza, ma in alcuni casi un po’ come la droga: il fascino del mondo sconfinato della rete, il mistero delle chat dove si incontrano nuovi utenti sono ricordi a cui molti utenti non possono resistere, con il Risultano che passano sempre più tempo davanti al computer, non riescono a spegnerlo e spesso trascurano cose e persone “reali” Come tutti sanno, le droghe creano dipendenza. Proprio come l’obiettivo della vita è la felicità, così è l’obiettivo di coloro che fanno ricerca sulla droga. Ma è una felicità effimera e momentanea che viene presto sostituita dal malessere e dal bisogno di fare più droghe e altra felicità. Il benessere indotto dai farmaci è artificiale perché lo creiamo ingerendo sostanze. Molti fraintendono questo tipo di viaggio come una metafora della vita: ma non si rendono conto che può portare alla morte

La mia esperienza personale L’esempio che posso dare personalmente è il viaggio come metafora di questo La vita è un viaggio che intraprendo ogni estate, accompagnato da una crescita interiore: i miei genitori provengono da un paese del sud Italia, dal quale hanno dovuto emigrare per lavorare. Ci sono molti parenti e da quando sono nato io e la mia famiglia li abbiamo visitati ogni estate, rimanendo in paese per quasi due mesi; quindi, ho relazioni con molti residenti di tutti i sessi e di tutte le età. Chi ha avuto esperienze simili può immaginare cosa significhi relazionarsi con le persone, lasciarle in un posto, e tornare da loro dopo un anno: il posto è lo stesso nel bene e nel male. Ma col tempo ti accorgi che le persone sono cambiate, ognuna di loro è cambiata: estate dopo estate le persone sono cambiate e sono diventate molto diverse da 17 anni fa. Questo per me rappresenta un motivo di crescita e di confronto con gli altri, e il cammino fisico in questo caso diventa anche un viaggio inteso come totalità dei continui cambiamenti che caratterizzano la vita.

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