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Come fare un assegno bancario. Come si compila e come si riscuote

Come compilare l’assegno bancario senza errori. L’assegno è uno strumento di pagamento che una persona utilizza per istruire un istituto bancario a pagare una somma di denaro. Ecco come compilare l’assegno, a cosa deve prestare attenzione il beneficiario, come girarlo, qual è la differenza tra check-in e out-of-the-square, come ritirarlo e tutto ciò che devi sapere l’assegno deve sapere

CHE COS’È UN ASSEGNO BANCARIO

Un assegno bancario è un mezzo di pagamento perché può sostituire il contante, anche se con alcune limitazioni. L’assegno va incassato, bisogna recarsi in banca per riscuotere il pagamento in contanti. E che entro determinate scadenze, scadute le quali non si può più protestare: 8 giorni per un controllo “in piazza” e 15 per un controllo “fuori piazza”. L’assegno non dà la certezza di ricevere il denaro: può essere scoperto e non autorizzato. In questa guida vedremo come compilare un assegno bancario senza commettere errori, di cosa si tratta e altre informazioni utili per evitare errori.

Okuma: Come si compila un assegno bancario

COME PAGARE UN ASSEGNO BANCARIO

Perché un assegno bancario può essere incassato, ad es. H. è pagato dalla banca presso la quale l’emittente ha il conto, i campi data, luogo di emissione, importo e beneficiario devono essere compilati correttamente. E deve essere firmato dalla persona che scrive l’assegno. Se anche solo una delle voci non è compilata, la banca può rifiutarsi di pagare l’assegno.

Ma ci sono altre limitazioni che devono essere considerate. La legge, infatti, ha limitato gli importi pagabili tramite assegno. Limiti che servono a contrastare il riciclaggio di denaro ai sensi del legislatore.

Per importi superiori a 1.000 (mille) euro, l’indicazione “non trasferibile” è obbligatoria. Pertanto, gli assegni al portatore, ovvero quelli trasferibili, possono essere emessi solo per importi inferiori a 1.000 (mille) euro.

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COMPILAZIONE DI UN CONTROLLO PUNTO PER PUNTO

Di seguito sono riportate le parti essenziali per la compilazione di un Assegno bancario :

  • DATA – La data deve essere la stessa del giorno di emissione dell’assegno e includere il giorno, il mese e l’anno . Questo è importante perché il termine per incassare l’assegno inizia a decorrere dalla data di emissione e la data di emissione è quella utilizzata dalla banca per registrare la transazione sui due conti correnti. AVVISO: assegni postdatati possono indicare che l’emittente non ha fondi sul proprio conto per pagare l’assegno. Il postdating non è consentito dalla legge.
  • IMPORTO – L’importo deve essere inserito due volte, una in cifre e una in lettere. In caso di dubbi dovuti a scritte poco leggibili o importi diversi, vale quanto detto nelle lettere. Inoltre devono essere specificate due cifre decimali: dopo la virgola per l’importo in cifre; dopo una barra (/) se scritto in lettere ma in forma numerica. Si consiglia inoltre di seguire l’importo, sia in numeri che in lettere, con il simbolo # in modo che l’importo indicato non possa essere modificato. Per importi superiori a 1.000 (mille) euro l’assegno deve essere intrasferibile, solo per importi inferiori a tale soglia può trattarsi di assegno al portatore. Il mancato rispetto di tale norma comporterà sanzioni amministrative proporzionate all’importo dell’assegno per chi ha emesso l’assegno. ATTENZIONE: È sempre meglio scrivere i decimali, anche se fossero 00, e mettere il cancelletto: in questo modo non c’è rischio che l’importo possa essere modificato.
  • BENEFICIARIO – I dettagli esatti del beneficiario indicano alla banca chi dovrebbe pagare l’assegno. La clausola di non trasferibilità vincola il pagamento alla persona indicata sull’assegno. Nel caso dell’assegno trasferibile, è possibile cedere l’assegno a qualcun altro firmando il retro dell’assegno.
  • FIRMA – La firma ha la funzione di incaricare la banca di versare al beneficiario l’importo indicato sull’assegno. Affinché il pagamento possa essere effettuato, la firma deve corrispondere a quella in archivio presso la banca.

Di seguito è riportato un facsimile di un assegno. Posizionare il mouse sulla i per ulteriori informazioni sul campo:

COSA DEVE OSSERVARE IL BENEFICIARIO

Da quanto visto sopra, il beneficiario dell’assegno deve guardarlo Ci sono alcuni cose da tenere a mente per non rischiare che la banca si rifiuti di pagare l’assegno.

L’assegno deve riportare la data di emissione – assicurarsi che non sia anteriore o successiva alla data effettiva – il luogo di emissione, l’importo, il nome del beneficiario, la clausola di non negoziabilità, se di importo superiore a 1.000 (mille) euro, e la firma dell’emittente.

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Chi riceve l’assegno – beneficiario o girante – deve inoltre assicurarsi che l’assegno non presenti abrasioni che possano indicare tentativi di manipolazione dei dati segnalati dall’emittente. L’assegno non deve sbagliare un angolo: non appena l’assegno viene sdoganato, la banca taglia un angolo per impedirne il riutilizzo.

GLI ASSEGNI AL PORTATORE

I blocchi di assegni al portatore – quelli privi della clausola “non trasferibili” – possono essere richiesti alla banca e costano 1,5 euro ad assegno come imposta di bollo. Gli assegni al portatore possono essere utilizzati e girati da altri per importi inferiori a 1.000 (mille) euro.

COME INSERIRE UN CONTROLLO BANCARIO

Se l’assegno non riporta la dicitura “non negoziabile”, il beneficiario originario può “sottoscrivere” l’assegno ad altri apponendo la propria firma il campo appropriato sul retro dell’assegno. Questo processo consente di pagare l’assegno alla persona per la quale è stato girato. Se l’assegno è contrassegnato come “non negoziabile”, non può essere annullato.

CHECK IN PIAZZA E CHECK FUORI PIAZZA

Diciamo Check in the Square se luogo di emissione e luogo di pagamento coincidono. L’assegno è nullo se il comune emittente e il comune pagante non corrispondono.

COME RICEVERE UN ASSEGNO

Per incasso l’assegno deve essere presentato alla banca di cui l’emittente è cliente entro un termine di tempo dalla data di emissione. Il termine per il ritiro degli assegni è di otto giorni per un controllo in piazzola e 15 giorni per un controllo fuori campo. Trascorso tale termine, l’assegno non può più essere protestato.

Una volta in banca, l’assegno è pagabile a vista a determinate condizioni: basta presentarlo alla banca per ricevere il denaro.

ALLA SCADENZA DI UN ASSEGNO IN CONTANTI

Trascorsi il termine entro il quale è possibile incassare l’assegno – 8 giorni per l’assegno in loco e 15 giorni per l’esterno > – se l’emittente può dare istruzioni alla banca, non pagare più. È possibile, ma non deve succedere. È importante sapere, tuttavia, che dopo la scadenza alcune misure a tutela del beneficiario non sono più possibili, ad es. B. Protesta.

SE NON VIENE PAGATO UN ASSEGNO

Oltre ai casi di errata o mancata compilazione e ai casi in cui l’assegno potrebbe essere in qualche modo danneggiato, l’assegno non verrà certamente pagato, ma lo sarà quando viene rilasciato senza autorizzazione o senza copertura.

Un assegno non è autorizzato se il rapporto con la banca che ne ha consentito l’emissione non esiste più o non è mai esistito. Cioè, se:

  • il conto è chiuso
  • il conto è aperto ma non c’è accordo sull’assegno
  • l’assegno è stato cancellato prima che fosse emesso
  • la banca ha revocato l’autorità emittente
  • l’assegno è stato tratto su un conto intestato diverso da quello del traente

In caso di scrittura non autorizzata di un assegno, la violazione si verifica nel momento in cui viene scritta e non può essere sanata in alcun modo.

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L’assegno non è valido se, presentato in tempo, non ci sono abbastanza soldi nel conto del cassetto per cancellarlo, cioè parzialmente. L’emissione di un assegno senza copertura è un illecito amministrativo punibile con sanzioni pecuniarie e “ritiro del sistema”. Sanzioni evitabili con il cosiddetto mancato pagamento. Il mancato pagamento delle sanzioni amministrative può anche comportare la reclusione.

Un’altra possibile conseguenza dell’emissione di un assegno scoperto è la protesta. Il protesto è un atto pubblico che stabilisce il mancato pagamento e lo rende pubblico con il conseguente danno alla reputazione economica dell’emittente dell’assegno.

Nel caso di particolare gravità – cioè nell’importo dell’assegno o per la reiterazione del fatto – il prefetto può irrogare sanzioni ancora più severe, come ad es B. il divieto di emettere assegni per più di due anni o il divieto di esercitare un’attività professionale o imprenditoriale e oltre.

COS’È IL RITIRO DI SISTEMA

L’emissione di assegni senza autorizzazione e senza fondi consente alla banca di non pagare l’assegno dopo che gli è stato presentato e obbliga a denunciare il traente all’Interbancario Centro Allarmi (CAI).

L’iscrizione dell’emittente al CAI comporta automaticamente un blocco di sistema, ovvero l’impossibilità di emettere assegni per sei mesi: divieto di richiederne di nuovi e obbligo di restituzione non utilizzati quelli.

COS’È IL RITARDO DI PAGAMENTO

In caso di scoperto di conto corrente, il ritardo di pagamento consente all’emittente di evitare sanzioni amministrative e la revoca del sistema.

Il ritardato pagamento deve essere effettuato entro 60 giorni dal termine per il deposito dell’assegno in banca. Deve essere versato l’intero importo, maggiorato del 10% dell’importo a titolo di penale, più gli interessi di legge per il periodo dal giorno di presentazione dell’assegno in banca al giorno del pagamento ritardato.

COS’È IL PROTESTA

La protesta è un atto pubblico con il quale un notaio o ufficiale giudiziario dichiara il mancato pagamento di un assegno presentato in banca in tempo utile (8 giorni dalla data di emissione per controlli in piazza e 15 per controlli fuori piazza).

È importante perché permette al beneficiario di agire in giudizio per ricevere il pagamento di quanto a lui dovuto.

Il reclamo sarà poi iscritto nel registro informatizzato dei protesti presso la camera di commercio competente.

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