Tasso Annuo Effettivo Globale (T.A.E.G.) Glossario conti | ConfrontaConti.it
Il Tasso annuo effettivo globale (T.A.E.G.) e l’indicatore di costo sintetico (I.S.C.) sono indici che indicano il tasso di interesse effettivo > di un prestito (dai mutui ai prestiti al credito al consumo), calcolato su base annua.
L’utilizzo del T.A.E.G. facilita il confronto tra più operazioni di finanziamento: il tuo calcolo include infatti il tasso annuo nominale ( T.A.N. ), i costi preliminari e la documentazione di la pratica, i costi per l’esercizio della pratica, l’eventuale assicurazione obbligatoria e i bolli statali.
Okuma: Come si calcola il taeg esempio
È importante capire cosa sia il T.A.N. da T.A.E.G.: Il primo misura semplicemente gli interessi passivi annuali. Ad esempio, un costo di $ 30 per un prestito di $ 1.000 rimborsato in un anno si traduce in un tasso di interesse del 3% all’anno. Tuttavia, è del tutto evidente che la semplicità di calcolo del T.A.N. non vengono presi in considerazione due elementi da non trascurare: la tipologia di rimborso e le spese accessorie necessarie all’operazione.
La tipologia di rimborso tiene conto del tempo e del periodo entro il quale vengono rimborsati gli interessi . Pertanto, il T.A.E.G.
Contrariamente al T.A.N. l’obiettivo del T.A.E.G. deve essere considerato l’impatto di tutte le spese obbligatorie ai fini dell’apertura e dell’erogazione del prestito. Si assume pertanto per il calcolo che i costi di acquisizione riducano il capitale finanziato e i costi periodici aumentino il tasso. Il calcolo del tasso di interesse effettivo avviene dopo queste misure correttive. A questo punto, con minore leva finanziaria e mensilità più elevate, il tasso di interesse sarà quindi superiore al T.A.N.
Il T.A.E.G. è stato introdotto nella legislazione italiana nel 2003 e il suo calcolo è stato recentemente modificato dal Regolamento della Banca d’Italia sulla Trasparenza delle Operazioni e dei Servizi Bancari e Finanziari – Correttezza dei rapporti tra intermediari e clienti della 29 luglio 2009 per attuare la Direttiva Europea 2011/90/UE. Pertanto, tale indice è calcolato secondo modalità predefinite ed in maniera comune a tutti gli intermediari.
Nel caso di apertura di linee di credito su conto corrente, la formula per il calcolo del T.A.E.G. su base annuale è il seguente:
APR = ((interessi utilizzati) / utilizzati) t -1
dove:
- L’importo utilizzato è l’importo del credito concesso al cliente per un determinato periodo di riferimento;
- Interessi si ottengono applicando l’Accordo per pagare gli interessi all’Utente in conformità con le disposizioni dell’Accordo;
- le commissioni comprendono tutte le spese, esclusi gli interessi, sostenute nel periodo di riferimento in relazione all’ordine. Le commissioni includono, ad esempio, le spese correnti e altri costi fissi relativi al conto e al credito;
- per il calcolo del tasso di interesse effettivo annuo si assume un plafond di 1.500 euro e un periodo di riferimento trimestrale ( t = 12/3); in alternativa, se fosse nota la durata dell’incarico, t sarebbe pari al rapporto tra 12 e il periodo di riferimento, espresso in mesi o frazioni di mesi, oppure 365 rispetto al periodo di riferimento, espresso in giorni >
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Il TAEG il calcolo in Factsheet del conto corrente viene effettuato con modalità diverse a seconda delle ipotesi previste:
Ipotesi 1. L’applicazione della commissione di finanziamento a un contratto con una durata presunta di rimborso di 3 mesi e con:
– utilizzo di 1.500 euro
– tasso debitore annuo del 5,25%
– una commissione per la fornitura di fondi per un importo del 2% della base annua concordata
– costi relativi alla fornitura di credito per un importo di 50 euro una volta da
– con un credito termine di 3 mesi
- L’interesse è quindi : 1.500 * 5,25% * 3/12 = € 19,69.
- Le commissioni sono invece: (2% * 1.500 50) / 4 = € 20,00 , mentre il APR è (1.539,69 / 1.500) 12 / 3 – 1 = 11,01%.
Ipotesi 2. L’applicazione della commissione massima di scoperto è considerata un contratto perpetuo per:
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– un accordo per un importo di 1.500 euro
– CASO A . L’utilizzo è stato di 1.500 euro per 3 periodi non consecutivi di 29 giorni nel trimestre. Il CMS non viene applicato mentre vengono presi in considerazione solo gli interessi e gli altri costi.
CASO B . Applicazione del CMS su pari 1.500 euro per 3 mesi consecutivi
– un tasso debitore annuo del 5,25%
– una commissione massima di scoperto pari allo 0,7% del prelievo massimo
– Spese relative alla concessione di un credito per un importo di 50 euro una volta
- CASO A
- Gli interessi saranno quindi pari a: 1.500 * 5,25% * 87/365 = 18,77 euro
- Le commissioni sono invece: 50 / 4 = 12,50 euro, mentre il APR > è uguale a (1.531,27 / 1.500) 365/87 -1 = 9,04%
- CASO B .
- L’interesse è quindi: 1.500 * 5,25% * 3/12 = 19,69 euro.
- Le commissioni saranno invece pari a: 50/4 1.500 * 0,7% = 23,00 euro, mentre il APR è uguale a (1.542 , 69 / 1.500) 12/3 -1 = 11,88%.
Ipotesi 3. Il contratto non prevede né la richiesta né la commissione per la messa a disposizione dei fondi, né della commissione massima di scoperto:
in questo caso, il APR è calcolato come richiesto dall’Ipotesi 1.
Tuttavia, è importante ricordare che è il T.A.E.G. è che gli ISC indicano il costo totale del prodotto di credito solo a titolo indicativo: questi indicatori, infatti, non esauriscono tutte le voci di costo che potrebbero incidere sul rapporto (vedi costi variabili relativi all’evoluzione dei tassi di interesse o all’utilizzo di determinati servizi). È quindi responsabilità del cliente verificare tutte le voci di costo nelle schede informative disponibili, in particolare la voce “Altre circostanze economiche”.
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