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Addizionale comunale all&039IRPEF: aliquote, calcolo e gestione in busta paga

Che cos’è la tassa comunale e come funziona, quali sono le tariffe, come viene calcolata e come viene riportata sulla busta paga? Risponderemo a queste e ad altre domande in questa guida completa e aggiornata. Assumiamo che il sistema fiscale italiano per i privati ​​preveda una serie di ulteriori , anzi due, oltre all’imposta principale IRPEF.

La prima, l’addizionale regionale, è di facile comprensione in quanto determinata e derivata dalla regione di residenza del contribuente. La seconda è la sovrattassa comunale, che viene corrisposta al comune di residenza fiscale, sulla base di un sistema di deposito e saldo.

Okuma: Come si calcola l addizionale comunale

Analizziamo ora nel dettaglio chi è obbligato a pagare la sovrattassa comunale. come viene calcolato e come viene tenuto a libro paga.

Sovrattassa comunale IRPEF, chi sono gli interessati

La sovrattassa comunale è corrisposta dai contribuenti per i quali, nell’anno di riferimento, l’IRPEF previa detrazione di detrazioni e il credito d’imposta per i redditi conseguiti all’estero è dovuto.

Non soggetti a: p>

  • Contribuenti a cui è dovuta l’IRES;
  • Coloro che hanno solo reddito esente IRPEF soggetto a sostituzione IRPEF o tassazione separata;
  • Coloro che hanno un reddito complessivo per ottenere un IRPEF (escluse detrazioni e crediti d’imposta) non superiore a 12 euro.

D quali sono le aliquote del supplemento IRPEF comunale

Per capire qual è l’importo aggiuntivo da versare devi prendere come riferimento:

  • Comune in cui è stabilita la residenza fiscale il 1° gennaio dell’anno di riferimento;
  • L’aliquota d’imposta fissata dal Comune stesso con delibera.

Quest’ultima non deve superare lo 0,8% , incrementabile di un un ulteriore 0,3% % può essere aumentato in caso di mancato rispetto del patto di stabilità previsto per i bilanci degli enti locali.

Compreso L’opzione a disposizione del comune è l’introduzione di un’indennità basata sul reddito complessivo del contribuente, al di sotto del quale non è dovuta la sovrattassa, in tal caso devono essere rispettate le stesse fasce di reddito la stanziata per la tassazione IRPEF

Le delibere comunali devono essere pubblicate sul sito dell’Agenzia un gettito entro il 20 dicembre dell’anno cui la delibera stessa si riferisce. In via eccezionale, la scadenza per l’anno in corso è stata fissata al 31 marzo 2022.

In assenza di accantonamento, si tiene conto delle aliquote dell’anno precedente.

Esempi di sovrattasse locali

Si consideri un comune che ha approvato la sovrattassa locale per l’anno 2022.

La delibera è inserita nell’elenco pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (“finanze.gov.it – Fiscalità regionale e locale – Addizionale comunale sul reddito – Aliquote applicabili – Regioni – Province – Comuni”) del 9 marzo 2022 del comune di Grazzano Badoglio in provincia di Asti.

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La disposizione fissa un limite di esenzione per il reddito imponibile fino a 15.000 euro. Sopra viene applicata un’aliquota uniforme dello 0,70%.

Altro caso è quello del comune di Travagliato, in provincia di Brescia. La decisione del 29 aprile 2022 prevede:

  • Esenzione per i contribuenti over 65 che hanno solo reddito pensionistico uguale o inferiore a 20.000 euro (esenzione prevista anche sopra l’add reddito da fabbricato adibito ad abitazione principale comprensivo di spese accessorie);
  • Esenzione per i redditi fino a 20.000 euro derivanti esclusivamente da indennità di disoccupazione, esuberi e mobilità, anche se il suddetto limite somma solo i redditi derivanti dall’immobile adibito ad abitazione principale e relativi accessori);
  • Tasso dello 0,3% per redditi fino a 15.000 euro;
  • 0,4% per ricavi da 15.000,01 a 28 mila euro;
  • 0,5% per redditi da 28.000,01 a 50.000 euro;
  • 0,7% per redditi superiori a 50.000 euro.

Al contrario, per un comune come Roma vale ancora la sentenza del 2021 in assenza di una delibera per l’anno in corso. In particolare:

  • Indennità per reddito fino a 12.000 euro;
  • Aliquota fiscale uniforme dello 0,9% per redditi più elevati.

Calcolo dell’addizionale comunale, qual è la base imponibile

L’addizionale comunale è calcolato utilizzando l’aliquota determinata in base al comune in cui si si trova la residenza fiscale, calcolata come reddito totale ai fini fiscali dei contribuenti .Quella, per intenderci, su cui viene determinata l’IRPEF lorda.

I redditi soggetti a tassazione separata (es. TFR) o imposta sostitutiva (rivalutazione TFR) sono esenti dal calcolo della sovrattassa.

Come funziona la tassazione

Una volta determinata l’imposta totale (moltiplicando il reddito totale per la percentuale), si procederà al importo aggiuntivo deposito e pagare il saldo .

La caparra viene calcolata con il 30% dell’addizionale, sulla base delle aliquote vigenti dell’anno precedente e del reddito imponibile relativo all’anno precedente (metodo “storico”).

In alternativa è possibile utilizzare il metodo della “previsione”, dove si assume che il reddito imponibile sia il totale (minore) dell’ulteriore anno di riferimento.

Sono esclusi dal pagamento coloro che scendono al di sotto dei limiti di esenzione.

Deposito – saldo varia per tipologia di reddito percepito

Supplementi comunali in busta paga

Per i redditi da lavoro dipendente e assimilati, il Supplemento calcolata dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta e successivamente:

  • trattenuta da quest’ultimo al momento del pagamento della retribuzione
  • versata dal datore di lavoro al comune dove il lavoratore ha l’imposta domicilio dal 1° gennaio con modulo F24.

L’acconto (es. 2022) sarà incluso nel rendiconto a fine anno (solitamente nello stipendio estratto conto da dicembre 2021, nel nostro caso) e trattenuto in massimo 9 rate mensili, a partire dal successivo mese di marzo 2022.

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Di conseguenza non è dovuto alcun acconto del

Il saldo addizionale comunale per il 2022, invece, è esposto nel bilancio di fine anno (Payroll dicembre 2022) determinato tenendo conto del reddito complessivo che percepisce il lavoratore dipendente durata dell’indennità, meno l’importo già trattenuto in anticipo.

Il relativo importo sarà recuperato in massimo 11 rate dal periodo di paga successivo a quello in cui sono state effettuate le operazioni di perequazione (busta paga gennaio 2023), ma comunque non oltre quello per il quale le ritenute d’acconto da versare a dicembre (busta paga novembre 2023).

In caso di cessazione del rapporto, il supplemento residuo verrà restituito in un’unica soluzione .

Esempio

Prendiamo l’esempio di un dipendente che :

  1. riceve la busta paga il mese successivo (busta paga di febbraio accreditata a marzo)
  2. con pagamento dell’IRPEF e in aggiunta a livello regionale e comunale “probabilmente”. Le ritenute sulla retribuzione pagata a marzo, ad esempio, vengono detratte con F24 entro il 16 dello stesso mese.

In questo caso:

  • L’importo del contributo aggiuntivo comunale 2022 è specificato nella cedola di dicembre 2021;
  • Dalla cedola di marzo 2022 alla cedola di novembre 2022, gli acconti saranno trattenuti dal Sovrapprezzo comunale calcolato sulla base del reddito complessivo 2021 (metodo “storico”);
  • Nel saldo di fine anno (cedola dicembre 2022), il saldo addizionale comunale viene calcolato sulla base del reddito complessivo maturato nello stesso periodo, da cui l’importo della caparra viene detratto;
  • A partire dalla busta paga di gennaio 2023 e terminando con quella di novembre 2023, gli 11 del credito integrativo comunale 2022 verranno detratti in rate mensili

Ulteriore reddito comunale per altri redditi

per redditi diversi da attività lucrativa e simili, l’addizionale comunale è a carico del contribuente (nell’ambito dell’autotassazione) secondo il sistema deposito-credito con il modulo F24 a favore del comune in cui risiede ha residenza fiscale il 1° gennaio dell’anno a cui si riferisce l’imposta.

Nello specifico, se la caparra supera i 12 euro, la caparra dovrà essere versata in un’unica rata entro il termine per il saldo IRPEF (dal 16 al 16 luglio con applicazione del tasso di interesse dello 0,40%, a condizione che il Importo eccedente i suddetti 12 euro.

Per il pagamento del credito addizionale comunale valgono le stesse regole del credito IRPEF.

Supplementi comunali per i dipendenti Coco >

A differenza dei dipendenti, i dipendenti coordinati e continuativi possono ricevere un compenso a intervalli non mensili.

Pensa agli amministratori che percepiscono i compensi di competenza o i gettoni di presenza, ad esempio trimestrali/quattro mesi o in una tantum.

In questo caso, il cliente, z il sostituto d’imposta, può:

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  • se si conosce la frequenza di pagamento e l’importo dei canoni trattenere a rate le maggiorazioni comunali ;
  • Se non sei sicuro dell’importo del risarcimento e/o dei tempi di pagamento, trattieni il deposito/saldo in un’unica soluzione sulla prima busta paga.

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